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Il 16 Animali, noto come il "Sedici Animali Puzzle," fu originariamente concepito nel 1956 da Enzo Mari quando era incaricato di ricerca e sviluppo presso La Rinascente, una catena italiana di grandi magazzini di fascia alta. L'idea nacque da un brief che chiedeva di progettare un gioco per bambini, ma Mari, alla ricerca di ispirazione, scoprì un giocattolo scandinavo composto da una scatola di legno con pezzi vagamente simili ad animali. Tuttavia, ritenne che questo gioco risultasse noioso a causa delle forme troppo simili degli animali, così decise di creare la sua versione, introducendo una maggiore varietà di forme più realistiche.
Dopo oltre trenta schizzi e tre prototipi, il progetto fu finalizzato. Gli animali venivano realizzati da un unico foglio di legno, tagliato in una linea continua e rifinito a mano. Questo design consentiva di creare un puzzle e forniva anche sedici personaggi individuali con cui giocare, ciascuno con una profondità sufficiente per renderli robusti e impilabili.
Il progetto fu successivamente ripreso quando Mari iniziò a lavorare con Danese nel 1957. Questa azienda, fondata da Bruno Danese e Jacqueline Vodoz, è menzionata come detentrice del brevetto dei 16 animali. Sebbene il gioco fosse ben accolto, la complessità del processo di produzione e i costi associati alla lavorazione artigianale altamente specializzata lo resero poco competitivo. Mari aveva la visione di una produzione su larga scala senza compromettere la bellezza e l'efficienza del suo design originale.
Dopo numerosi sviluppi, nel 1969 fu adottata la stampa ad iniezione del puzzle utilizzando Baydur, una resina poliuretanica espansa. Questo materiale forniva lo stesso aspetto e la stessa sensazione tattile del legno ma era più economico, durevole e facile da produrre. L'effetto vorticoso durante il versamento del materiale nello stampo creava una superficie piacevole e morbida. Questa modifica permise al 16 Animali di ottenere rapidamente un notevole successo commerciale.
I cataloghi dei prodotti mostrano che Danese ha continuato a rilasciare il puzzle ininterrottamente fino almeno al 1988, e possiamo supporre che la produzione sia proseguita fino ai primi anni '90. Successivamente, Alessi subentrò nel 1997, ma non è chiaro quando interruppe la produzione. Danese ha poi reintrodotto una versione in legno del puzzle tre anni dopo aver rivenduto l'azienda nel 2000.